Naturale non è sicuro: gli effetti collaterali dell’Erba di San Giovanni

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L’interazione erba farmaco è un evento molto comune e molto sottovalutato quando si assumono sostanze naturali ritenute sicure.

Assumere sostanze naturali sotto forma di estratti, frullati, tisane, e quindi non prodotti industriali, spesso porta alla convinzione – sbagliata – che si tratti di qualcosa di sicuro solo perché non è stato lavorato. È l’esempio dell’Erba di San Giovanni, i cui effetti collaterali non solo esistono ma mettono anche a rischio terapie con specifici farmaci che rischiano di perdere di efficacia!

Naturale non è sicuro: gli effetti collaterali dell’Erba di San Giovanni.

L’Iperico: i prodotti a base di Erba di San Giovanni.

L’Erba di San Giovanni, all’anagrafe Hypericum Perforatum, è una pianta dai bellissimi fiori gialli che nasconde diverse insidie. Particolarmente diffuso nelle zone boschive del nostro Paese, appartiene a quelle erbe medicinali della cultura tradizionale di tutta Europa, tanto da essere analizzato e studiato per i suoi effetti fisiologici. I principi attivi che lo contraddistinguono sono l’iperforina e l’ipericina, ma i suoi effetti nel nostro organismo sono attribuiti principalmente all’iperforina.

La fama dell’iperico come rimedio naturale si è diffuso per le sue qualità antidepressive. Confermato da ricerche e studi scientifici già pubblicati da anni, l’iperforina è infatti in grado di donare un effetto positivo nei confronti della depressione lieve o moderata, anche se non paragonabile a quello di farmaci prescrivibili per queste malattie, come gli inibitori del reuptake della serotonina (SSRI).

Fitoterapici a base di Iperico: funzionano?

Per ottenere l’effetto antidepressivo, la quantità di iperico nel composto da assumere dovrebbe essere di almeno 300 mg. Per questo motivo, il contenuto presente nei fitoterapici disponibili in Germania a base di Erba di San Giovanni contengono fra i 300 e i 900 mg, quindi senza superare il limite massimo imposto dall’EMA pari a 1g. In Italia, tuttavia, i prodotti commercializzati non possono superare la quantità di 21 µg in principio attivo, una quantità talmente misera da rendere totalmente inefficaci i fitoterapici a base di iperico sul mercato nazionale. È allora impossibile dare ai fitoterapici italiani un effetto terapeutico come avviene nel resto dell’Europa!

Naturale non è sicuro: gli effetti collaterali dell’Erba di San Giovanni.

Gli effetti collaterali dell’Iperico non sono da sottovalutare!

Nonostante si tratti di prodotti totalmente naturali, i derivati dell’iperico come gli estratti non sono esenti da effetti collaterali. Dopotutto, è importante ribadire come un prodotto non è salutare o innocuo solo perché è naturale, ma dipende da come il nostro corpo reagisce in sua presenza!

Gli effetti collaterali dell’iperico coinvolgono la sua capacità di interferire con un notevole numero di farmaci, sia molto comuni sia molto importanti per coloro che li prendono. L’iperforina presente nella pianta, infatti, interagisce con i processi di metabolismo di circa il 40% dei farmaci in commercio, accelerandone il metabolismo e riducendo la quantità effettiva di farmaco che è attiva nel sangue. Di fatto, riduce drasticamente l’efficacia di tutte le terapie relative a questi farmaci.

Quali farmaci vengono influenzati dall’Iperico?

La capacità di modificare il metabolismo da parte dell’Iperico si applica a un ampio ventaglio di farmaci, alcuni particolarmente comuni. Analgesici, antistaminici e anticoncezionali ne sono un esempio. Accelerando il loro metabolismo, ne riduce il tempo di permanenza nell’organismo nella forma attiva: meno tempo hanno, meno possono svolgere il loro ruolo. Ecco come, allora, un soggetto allergico rischia di andare in shock anafilattico, o una donna possa ritrovarsi in una gravidanza non programmata se durante il periodo di somministrazione del rispettivo farmaco assumeva estratti o tisane a base di Erba di San Giovanni.

La cosa è ancora più grave nel momento in cui scopriamo che l’Iperico aumenta il metabolismo anche di farmaci come le ciclosporine e l’indinovir. La ciclosporina è un farmaco immunosoppressore, utilizzato per aiutare un paziente che ha appena subito un trapianto d’organo. L’indinovir è uno dei principali farmaci antiretrovirali, necessario per aiutare un soggetto sieropositivo a migliorare la sua qualità della vita. Annullare l’efficacia di questi farmaci significa il rigetto dell’organo trapiantato da un lato, e il peggioramento della condizione di immunodepressione dall’altro. Tutto per una semplice tisana!

Naturale non è sicuro: gli effetti collaterali dell’Erba di San Giovanni.

Questo significa che l’Iperico fa male? No, significa che è importante conoscere gli effetti collaterali dell’Erba di San Giovanni, soprattutto se stai seguendo una terapia a base di farmaci che possono interagire con questo prodotto naturale. Ogni elemento della dieta può generare effetti avversi e interazioni non volute con i farmaci che prendiamo: lo abbiamo visto anche con la liquirizia. Per questo è importante informarsi correttamente ed essere seguiti da professionisti dell’ambito sanitario in grado di aiutarci a correggere le abitudini che possono ledere alla nostra salute.

Fonti e Approfondimenti

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